mercoledì 29 novembre ore 20:30
Sabbio Chiese, Cinema Teatro La Rocca

A PROPOSITO DELLA MAFIA, DEI CITTADINI E DELLO STATO

Nando Dalla Chiesa
in collaborazione con LIBERA BRESCIA

Una serata in cui il figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa racconta, per andare oltre il mistero e aldilà della retorica e illuminare il nostro presente, gli anni in cui le stragi ordite dalla mafia palermitana furono frutto di una logica lineare, furono “stragi semplici”, figlie dell’incubo che i giudici più odiati da Cosa Nostra potessero guidare una struttura nazionale di indagini e colpire i crescenti rapporti tra gruppi imprenditoriali d’avventura e capitalismo ma oso, tra mafia e appalti, tra criminalità finanziaria e complicità politiche.

Nando Dalla Chiesa (Firenze, 1949) si è laureato in economia all’Università Bocconi di Milano. Docente di sociologia all’Università Statale di Milano, è stato deputato, senatore e sottosegretario all’Università e alla Ricerca. Autore di numerosissime pubblicazioni tra cui ricordiamo Delitto imperfetto (1984), La politica della doppiezza (1996), Storie di boss, ministri, tribunali, giornali, intellettuali, cittadini (1990), Il giudice ragazzino (1992, biografia di Rosario Livatino, da cui fu tratto anche un film), Le Ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore (2007). Si è occupato anche di narrativa sportiva: La farfalla granata (1995), sulla figura di Gigi Meroni, Capitano, mio capitano. La leggenda di Armando Picchi, il livornese nerazzurro (1999), La partita del secolo. Storia di Italia-Germania 4-3 (2001) e ha fondato la casa editrice Melampo. È coordinatore del Comitato tecnico-scientifico per la legalità e il contrasto alle mafie istituito da Regione Lombardia nel 2015. In queste serata, che ruota attorno alla sua ultima pubblicazione Una strage semplice (2017), racconterà, per andare oltre il mistero e aldilà della retorica, gli anni in cui le stragi ordite dalla mafia palermitana furono frutto di una logica lineare, figlie dell’incubo che i giudici più odiati da Cosa Nostra potessero guidare una struttura nazionale di indagini e colpire i crescenti rapporti tra gruppi imprenditoriali d’avventura e capitalismo mafioso, tra mafia e appalti, tra criminalità finanziaria e complicità politiche.

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